L’ultima luce
marzo 13, 2012 § 16 commenti
I passi si inseguono posandosi
su ciappe consunte mentre la mente
vaga lontana cercando di mettere
a fuoco la tua immagine.
Non conosco i tuoi pensieri
e, quasi, non ricordo il tuo viso.
I tuoi occhi non riflettono
la luce opaca di Genova:
sembrano vedere il mare
per i suoi colori
mentre i miei, da sempre,
vedono il volo triste dei gabbiani
e le navi allontanarsi,
in una scia di fumo.
Come intorpidito
esco dal ventre lurido
della città di notte.
L’odore della metropoli
mi rimane dentro,
s’aggrappa ai ricordi
e mi ferisce al cuore.
Credevo di trovare
la luce tenue del mattino,
o la foschia dell’alba.
Invece, ancora nel buio,
scorrono le vestigia di questa Genova
che mi avvolge come un grembo materno.
Penso a quando ti rivedrò, cerco la luce, il mare.
Starò peggio, sarà ansia e dolore.
Sarà una gogna, e quasi ne sorrido,
perché ho bisogno d’ironia
se la felicità è un lusso
che non mi è concesso avere.
Sederemo vicini su quella scogliera
che argina il mare.
Ma non ti dirò il mio passato
né svelerò il mio segreto,
guarderemo lontano anche quello
che possiamo solo immaginare,
perché da qui possiamo vedere
la morte del sole e sentirne il freddo strisciante,
e da qui, stringendo gli occhi contro l’ultima luce,
posso guardare il tuo viso,
imprimerlo nella mia mente
perché sia reale e non si perda
fugace nell’oblio di un soffio caldo
di lenzuola cincischiate.
questo tuo inseguire Genova è commovente… sul filo dei ricordi, una citttà e una donna, tanta malinconia e tanta tenerezza
ho inseguito Genova per tanti anni…per cercare di tenermi una donna tenendo accesso un fuoco
e sei riuscito a tenertela?
chissà….
Si…ne sono sempre innamorato
sei fortunato, allora…. 🙂
perché fortunato? ho lottato una vita in giro per il mondo
cercando sempre e nonostante tutto di essere presente
ma forse sono stato fortunato per aver incontrato una grande donna
certo. Intendevo questo. E che, dopo averla trovata, abbia potuto conservartela. Non è da tutti…
Un sorriso empatico….
l’amore è sempre inseguimento, è questo non stancarsi di rincorrersi perchè si sa che è solo per trovarsi….hai la mia ammirazione
addirittura ammirazione…è stata una corsa contro le avversità ma abbiamo visto il mondo , goduto delle culture diverse, costruito quello che volevamo…una famiglia
Non so perchè, nonostante tu dica di aver costruito quello
che volevi, io nelle tue parole ho avvertito una profonda
malinconia, come se qualcosa ti fosse sfuggito……. ma forse
sbaglio
Comunque vale la pena di essere letta
Letizia
nella vita qualcosa fugge sempre e forse è quello che ci brucia di più
bella poesia, dove ci sono proprio tutti: lui, lei e l’altra.
Vogliamo chiamarla Genova.
Vogliamo chiamarla inquietudine.
Vogliamo chiamarla inespresso o non ancora conosciuto o…
baci
hai colto nel segno
bella sintesi
un sorriso
Mauri
è l’inquietudine che ci spinge ai sogni, al desiderio…
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