Ricordi Profumati
aprile 4, 2012 § 30 commenti
A volte nella mente passano pensieri bislacchi ma non per questo meno belli.
Mi piacerebbe avere sui ripiani della mia libreria una “odoroteca” …una serie di barattoli con dentro gli odori che hanno segnato certe tappe della mia vita, ogni tanto aprirli e sentire gli odori e sprofondare nei ricordi.
Nelle medie inferiori c’era una ragazzina per me bellissima , già una signorinetta, mentre io ero un ragazzino imbranato con i capelli a spazzola. Quando uscivamo da scuola lei seguiva per un tratto la mia strada , passava sotto casa mia e poi proseguiva.
Io avevo preso l’abitudine di seguirla con gli occhi mentre camminava sola, eretta e computa mentre noi in gruppo ci spingevamo e facevamo cagnara. Nel periodo di carnevale , i maschietti per mostrare la loro virilità si procuravano dei flaconi di BOROTALCO e in gruppo assalivano le ragazzine imbiancandole. Un mezzogiorno la vidi circondata da quattro ragazzi più grandi e preso da un strano impeto mi buttai nella mischia apostrofandoli come vigliacchi, con il risultato di trovarmi imbiancato come un pesciolino prima di essere fritto. I ragazzi fuggirono e io rimasi lì con la mia rabbia repressa, lei con un sorriso mi si avvicinò ,alzò una mano e mi pulì il viso, mi spazzolò i capelli e mi disse “ Grazie …..ciao” . Mi rimase l’odore del borotalco associato al suo sorriso e ai suoi gesti. Fino alla fine dell’anno scolastico, facevamo la strada fino a casa mia assieme , ci salutavamo e lei proseguiva.
Il primo anno delle superiori, sconvolse la mia vita. Si andava a scuola in treno , eravamo indipendenti, ci sentivamo grandi e ci si immaginava chissà quali avventure ma la vita scorreva tra nuovi amici e piccole trasgressioni. Un giorno notai una ragazza che saliva sul treno un paio di stazioni dopo la mia e scendeva alla stazione dopo visto che proseguiva ma per il convoglio la corsa terminava. Mi sorrideva con una faccia come se dicesse “Si sorrido a te ….proprio a te” ed io imbarazzato rispondevo al sorriso ma non riuscivo a spiccicare una parola. Per alcuni giorni facemmo il percorso appoggiati al finestrino sempre più vicini tanto sentivo il calore del suo corpo e percepivo un odore di mughetto. La sera pensavo a lei e nella mia stanza mi sembrava di sentire il suo odore. Una splendida mattina di primavera finalmente riuscii a parlarle e saltai la mia stazione , volevo starle vicino , accompagnarla a scuola . Lei rimase un attimo sorpresa ma una espressione di compiacimento si diffuse sul suo volto. Mentre camminavamo arrivammo nei pressi dell’ascensore che sale sulla spianata di Castelletto e come attirati da una forza misteriosa ci trovammo nella cabina per percorrere il breve tratto che ci avrebbe portato su. Il cielo era terso , la temperatura piacevole, gli alberi in fiore, la città era stesa ai nostri piedi ,. Il sole giocava sul mare mandando riverberi che rimbalzavano sui tetti di ardesia. L’occhio si perdeva a cercare i terrazzi fioriti che trapuntavano la distesa come magiche oasi. Tutti e due eravamo appoggiati alla ringhiera ammirati e stupefatti da tanta bellezza , dai vicoli saliva un odore , un afrore di tutta l’umanità …l’odore della città.
I nostri corpi si sfiorarono , le nostre mani si toccarono lievemente, quasi come un bacio. Inebriati , mano nella mano camminammo senza meta per poi perdersi.
Alcuni anni dopo , una bella notte di primavera senza luna , in compagnia di una splendida ragazza mi arrampicai sui tornanti che portano su una magnifica terrazza naturale sul mare , sulle alture di Pegli , località “La Vetta”. Sono ancora presenti le casematte che contenevano i cannoni usati nella seconda guerra oramai ridotte a ruderi, qui sdraiati sopra una riva in pendenza potevamo ammirare le stelle che approfittando della mancanza della luna si specchiavano vanitose nel mare leggermente increspato , tra un bacio e l’altro progettavamo il nostro futuro quando ad un tratto vicino a noi uno spettacolo di quelli che valgono una vita , uno sciame di lucciole attirate dall’odore di un boschetto di pitosfori si misero a volteggiare addobbandoli come alberi di Natale . Le lucciole si accendevano e si spegnevano e volavano da un ramo all’altro creando effetti fantastici che ti sciolgono il cuore. A me piace l’odore del pitosforo ma mi piaceva di più l’odore della ragazza.
Ecco , nella mia “odoroteca “ con i vasetti ben sigillati terrei questi odori. Borotalco, Mughetto, l’odore di Genova, Pitosforo ma soprattutto l’odore di mia moglie a 20 anni.
Una bella serie di amarcord in veste odorosa.
Senza dubbio quello più importante è stato quello di tua moglie.
Molto ben costruito e vagamente aitoironico è stata un piacevolissima lettura.
Un saluto
grazie
ogni tanto un giro nel passato
Fa bene, perché riesce a proiettarci nel futuro.
e i ricordi di solito si presentano addolciti mentre il futuro si prospetta agro
Oh ma sai che anche per me è lo stesso?! L’odore della mia prima morosa “seria”, della ferrovia d’estate, di elicriso, del gasolio sulle mani… quanti ce ne sono, e ciascuno fa lo sesso effetto di una scatola dei ricordi che si spalanca e non manca niente.
Dicono che le persone le scegliamo “a naso”, e credo ci sia un fondo di verità.
A presto! 🙂
è vero ho spesso scelto a naso
l’olfatto. è lui il colpevole. tra i cinque sensi è quello che ha sempre guidato forte. mi piace questa madeleine. mi spinge stasera a tuffarmi nella mia odoroteca. grazie
dopo quel periodo spesso gli odori hanno segnato tappe importanti
ma è stupendo tutto questo
romantico ,profumato e dolce!!!
I’m romantic
molto romantic ed è bello:)
Quando di un antico passato non sussiste niente, dopo la morte degli esseri, dopo la distruzione delle cose, soli, più fragili ma più
intensi, più immateriali, più persistenti, più fedeli, l’odore e il sapore restano ancora a lungo, come anime, a ricordare, ad attendere, a sperare, sulla rovina di tutto il resto, a reggere, senza piegarsi,
sulla loro gocciolina quasi impalpabile, l’immenso edificio del ricordo.
Marcel Proust
mamma mia che citazione , non credevo di scomodare cotale luminare
ma se posso concordo totalmente
Gli gli odori lasciano tracce di vita incancellabili al cuore e mente
In questa On The Road dell’ odore, mi hai stordito con piacere
Un abbraccio
Mistral
spero ti riprenda dallo stordimento e produca uno dei tuoi sintetici versi che aprono come chiavi di fumo splendidi scenari
Non sai quanto gli odori abbiano condizionato la mia vita e ne abbiano determinato alcune scelte anche fondamentali. Ho un olfatto estremamente sviluppato quindi le prime sensazioni arrivano al cervello attraverso il naso! E sara’ un caso….sto leggendo “Il Profumo”!!
niente è per caso
Ne sono convinta anch’io, anche se e’ difficile svelare il significato delle coincidenze..
la vita è piena di coincidenze
Mi hai stimolato e sono venuto a trovarti.
Quanto hai scritto è molto bello.
Il panorama dalla Spianata di Castelletto mi ha obbligato a ricordare… Quante volte sono salito su quell’ascensore.
Quel posto di Pegli che chiami “La Vetta” in realtà si chiamava Castellaccio. Di lassù i tedeschi, prima di ritirarsi fecero partire qualche cannonata su Pegli. So di certo, perché c’ero, una arrivò in direzione delle abitazioni di Castelluccio o, per la precisione de La Rotonda.
un paio arrivarono al Risveglio ..almeno così mi hanno detto …una arrivò vicino alla Pria Pulla e ne scheggio la roccia fatta di “Peglite”
… e una, o per lo meno una parte dello scoppio, arrivò nel nostro giardino. Lo spostamento d’aria prese in pieno il nostro cane che subì una violenta “accelerazione”. Ne uscì vivo. Lo ricordo come fosse adesso.
io sono arrivato qualche anno dopo …ne parlo per sentito dire
Io sono un figlio di Mussolini. Dei tempi in cui “si facevano i figli per la Patria!!!”
be!!! ognuno ha la sua epoca….
cmq adesso dove ci sono le casematte è denominata loc. La vetta
Nacqui appunto, e questo dimostra che la mia epoca mi fa considerare vecchio, prima della guerra. I miei genitori abitavano a Multedo (che penso faccia ancora parte di Pegli).
si fa sempre parte di Pegli
i miei zii abitano a Multedo
Che bello questo post, gli odori e profumi danno il senso ai nostri ricordi, li fermano nel tempo.
Complimenti per la scrittura e per la grande tenerezza che emana dalle tue parole.
grazie …specialmente per la tenerezza (rido)