Pozzi di vuoto
Maggio 25, 2012 § 33 commenti
I visi si avvicinano fino a fermarsi ad un centimetro l’uno dall’altro, si convogliano in quel centimetro che li divide un concentrato di aspettative, in quello spazio che segna la misura tra un niente ed un bacio, uno spazio destinato a scomparire, è questione
di attesa, del piacere di un’attesa, del piacere di mantenere quel
centimetro immobile, senza fretta. Il centimetro può diventare un metro o una distanza indefinita ma quel centimetro ha stabilito che la soglia si può superare . Poi di nuovo il centimetro ripetuto è un invito e nello spazio tra le due labbra sconosciute si sente l’attrazione che si fa prepotente.
Il bacio è ineluttabile.
Dopo qualche secondo hai la sensazione di aver sprecato qualcosa di prezioso ma il braccio che ti sfiora mura le remore .
Nemmeno due ore dopo con la mente schiarita la guardo mentre si riveste, mentre raccoglie i suoi indumenti sparpagliati, mentre mi scarabocchia un numero di telefono, mentre mi dice di chiamarla , mentre guardo la sua schiena che sparisce di là della porta sento una sensazione dentro che si espande che cerco di non palesare perché sicuro fa male.
Di tutte le volte che è così, di tutte le volte che so che non me ne
frega niente, di quando mi chiedo se finirà questo peregrinare in
storie inconsistenti che ti scivolano addosso senza lasciare nemmeno
l’odore, di quando mi sembra di sentire il vuoto e di quando mi lascia vuoto.
Un vuoto costruito ad arte fuggendo e rifuggendo ogni sentore di
rapporto che possa dirsi tale, ricordando la paura provata l’ultima
volta che qualcuno mi ha detto “ti amo”, mentre facevamo l’amore e io cercavo di non guardarla e tacevo. Solo le passavo la mano sulle labbra e pensavo:
“Cazzo , come sprechi il tuo amore …io proprio no”.
E quando sento la porta che si chiude dietro di lei ciò che rimane è un numero di telefono, che probabilmente non chiamerò e quella sensazione di vuoto collegata a quel gusto un po’ amaro e il pensiero che non è così che si costruisce un amore ma solo un pozzo di vuoto.
che malinconia…
povero protagonista del tuo racconto!
fagli un sorriso daparte mia, selo vedi…
e digli di non scoraggiarsi…
ok?
e scusa gli errori…
(ho il tasto spaziatore che fa le bizze…)
😉
glielo dirò ..ma lo vedo raramente ormai
meglio così…non deve essere una bella compagnia, uno così depresso…no?
di solito non era depresso
allora recupererà…
Deve solo avere pazienza… Tutto transita…tutto si trasforma…basta aspettare
credo sia cambiato ..ha preso una tranvata
le tranvate servono, caro mio…se ne accorgerà che servono. Fanno aprire gli occhi su se stessi.
La cosa migliore, in assoluto.
dipende …se ti riprendi o se resti scioccato
ti riprendi…ti riprendi…
sicuro che ti riporendi!
parola di poetella
Come bere dell’acqua che non disseta.
e ti lascia l’amaro in bocca
…. l’avevi già scritto nel testo. (rido)
sono un po’ bombardato….un po’?…tanto
Nuovi postumi da negroni?
no…stasera cena famigliare ho aperto una bottiglia di “Amarone ” ma ne ho bevuto un bicchiere ..ho perso 1/2 ora a rimettere in ordine la casa …ma è sempre un piacere
….una tranvata? con tutta la simpatia “ben gli sta!” 🙂
..della serie Anche gli uomini soffrono….
me ne dispiace però…
meschin…
meschinettu ghe succedan tutte a le
Baji
Per colmare tale vuoto prova a non “perderlo”
Buona domenica
Mistral
“Cazzo , come sprechi il tuo amore …io proprio no”.
Lui cosa sprecava, visto che poi si sentiva vuoto?
lei abusava della parola amore e del suo significato…
se in un rapporto occasionale lei ti dice ti amo …la sua reazione è come sprechi il tuo amore
certo, ma la mia domanda è: lui invece cosa sprecava, visto che poi si sentiva vuoto?
“mentre guardo la sua schiena che sparisce di là della porta sento una sensazione dentro che si espande che cerco di non palesare perché sicuro fa male.
Di tutte le volte che è così, di tutte le volte che so che non me ne
frega niente, di quando mi chiedo se finirà questo peregrinare in
storie inconsistenti che ti scivolano addosso senza lasciare nemmeno
l’odore, di quando mi sembra di sentire il vuoto e di quando mi lascia vuoto.”
non riesco a raggiungere il tuo sito
hai trascritto la mie parole ..ma nessun commento
posso pensare che tu el condivida ……ma?
Mi sembra di averlo conosciuto…. uno così,
felice che sia cambiato!
ce ne sono in giro un sacco…ma forse è solo una fase della vita
E’ certamente una fase di alcune vite, chi lo capisce ne rispetta ogni passaggio..Proprio ieri mi è venuto in mente un contro racconto ….
” L’altra faccia della tua vita”, leggero ma incisivo come il tuo stile..
Se un giorno dovessi superare la mia timidezza letteraria te ne farò cortese omaggio.
lo accetterò molto volentieri.
Timidezza letteraria? arrossiscono anche i testi?
i testi hanno tutti i colori dell’anima, dunque anche il rosso.
i testi possono essere rossi ma una voce a me piace blu
Una voce blu guidata da un luminoso pensiero….