
Il tempo è finito, la scadenza è imminente , quella scadenza più volte rinviata , sospesa.
Le mille scuse create , le giustificazioni che ti ho trovato, il beneficio del dubbio.
Il sorriso sul tuo volto ha acceso le mie speranze le mie illusioni. La parte razionale di me ha pensato “che persona educata “, la parte fantastica ha pensato “ha qualche interesse per me”. Ogni volta gioco ai dadi con me stesso, tento la sorte e baro.
“ Se ha la gonna forse verrà all’appuntamento”
“ Se cammina sul marciapiede destro ho buone speranze”
Ai miei inviti lei è sempre vaga , mi lascia sempre un mare di speranze insoddisfatte.
Aspetto per ore e lei non si presenta, penso alle scuse che cercherà per giustificarsi ma lei non si scusa mai.
La mia parte razionale lotta strenuamente ma inutilmente ho sempre un milione di motivi per soffocarla.
Spesso fisso delle date di termine , le aspetto con ansia cerco un segno tangibile …mille segni evanescenti. Le ore scorrono liquide fisso il tempo ultimo lo aspetto come se fosse il giorno della liberazione mi sembra che oltre ci sia il baratro . Minuto dopo minuto mi sembra il lento incedere di una galea diretta verso le colonne D’Ercole dove oltre c’è solo il buio …territori sconosciuti.
Ti incontro e la tua vista mi fa battere forte il cuore , spillo le ultime gocce di coraggio e ti chiedo un appuntamento a breve termine, non posso più aspettare . Tu non neghi ma come al solito sei enigmatica .
“ non c’è più tempo per il tempo”
Ultima occasione, i pensieri sono come spilli, se alle 20,00 non sarai lì me ne farò una ragione (se ne avrò ancora di ragione).
Alle 20,00 mi ritrovo a picchiettare con le dita sul tavolo del bar davanti a un bicchiere già vuoto , gli occhi saltellano dalle lancette dell’orologio alla strada. La mente elabora mille scuse per dilatare il termine ultimo “e se realmente questa volta avesse avuto un impedimento serio, non posso buttare all’aria tutto”.
Alle 22,00 nessun impedimento può essere sufficientemente serio, la tensione si allenta , la mente improvvisamente si fa serena e ripercorre le varie fasi delle ultime settimane e un sorriso piega leggermente gli angoli della bocca affiora dalle nebbie un pensiero che allarga il sorriso e lo trasforma in risata. La cameriera mi guarda preoccupata e ne approfitto per chiedere il conto…ritorno me stesso.
“non ti aspetto più …vado via …per sempre…”
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Tag:appuntamento, donne, estetica, parole, pensieri, tempo, territori
semplicemente meraviglioso… Perchè comunque ci vuol coraggio per prendere una decisione del genere, deve accendersi quella lampadina, la lampadina della consapevolezza, e allora e solo allora si chiude per sempre la porta a doppia mandata
La consapevolezza è spesso oscurata dalle illusioni
Concordo
un amore sofferto, un amore mancato. Dopo tanti rinvi, arriva l’addio.
Rinvii inconsapevoli
😀
Quanti rinvii..!
A volte ci troviamo in condizioni tali che non ci sembrano rinvii ma bivi e prendiamo sempre la strada sbagliata