Stavo accompagnando la mia nipotina alla prima confessione che era la prova prima della prima comunione. Certo è una domanda legittima ma darle una risposta non era così semplice .” Potresti digli che hai detto qualche bugia” “ma io non ne dico bugie” . Dovevo trovare qualcosa di più plausibile : ” Digli che sei stata prepotente con i tuoi fratelli” ” Ma nonno questo non c’è nei dieci comandamenti”
“Si è vero non c’è nei comandamenti ma è un peccatuccio anche quello e potresti dirgli che non obbedisci prontamente ma che protesti prima di obbedire” ” ma nonno sei sicuro che posso dirgli questo ? ” ” si , stai tranquilla vedrai che con un paio di Ave Maria te la cavi”.
Mentre proseguivamo la strada pensavo a quando ero bambino io e al momento della confessione che mi ha sempre imbarazzato perché non sapevo mai cosa raccontargli e allora qualche volta gli dicevo che quando veniva l’uomo del ghiaccio che con le tenaglie prendeva il blocco spesso saltavano delle scaglie e noi ragazzini ce le contendevamo o quando arrivava il carro del carbonaio e riempiva le ceste per portarle nelle case gli cadeva qualche pezzo di carbone che noi raccoglievamo e poi fasciato nella carta di giornale portavamo a casa come fosse un tesoro. Mi ricordo che il sacerdote mi guardava con occhi sorridenti e mi dava da recitare tre Ave Maria e un Padre Nostro . Mi è balzata nella mente una domanda strana ” Ma se un nostro politico va a confessarsi , per l’assoluzione deve recitare tremila Ave Maria e mille Padre Nostro?”
Ma il politico non va a confessarsi…
lo immaginavo
si può provare a sperare, non si sa mai
Bisognerebbe che dessero delle punizioni corporali
molto legittima l’ultima domanda. Ma forse non bastano! 😀
Non basterebbero 😉 Dolce serata