Vivere e morire a Genova
marzo 26, 2012 § 23 commenti
Vivere e morire a Genova
nell’ombra dei tuoi passi
ad ogni passo più lontani
finché di te rimane una sagoma scura,
una scia di profumo,
un niente:
le mani sul volto
sono il mio pianto senza lacrime,
sono il mio grido senza voce.
E questi miei abiti,
che sanno di fumo e di polvere,
non nascondono il peccato,
non cancellano l’errore
né concedono il perdono.
Ho sbagliato
e pago il fio della colpa
in ogni giorno che muore:
la bestemmia mi lascia peccatore
ed il peccato mi fa uomo
ma tu, ormai, sei andata
ed io cammino solo.
Così, la mia vita continua
sul tuo sorriso che muore
nel mio sorriso negato.
Ci saranno strade strette
a guidarmi sui monti di Genova,
ripidi sentieri incatramati
che scalano la miseria della roccia
e feriscono la terra secca, esangue.
Mi porteranno in alto abbastanza
per vedere le luci della città:
la notte, il cielo sopra Genova
è uno schermo giallo e nero
con sopra i volti stanchi
del porto e delle strade.
Ma è un cielo senza stelle,
una coperta rammendata
senza più calore
per avvolgere i corpi nudi
delle sue puttane.
Il cielo sopra Genova
vede ogni notte la stessa terra
e ogni notte la nasconde
per conoscerne il dolore:
si sente il grido, il passo,
la carezza del denaro che asciuga il pianto,
si sentono ovunque
urlare le sirene e fuggire le puttane
in un confuso tramestio di tacchi.
È il cielo dei perdenti,
dei conti che non tornano
e delle riflessioni amare,
dei pensieri scuri
e di una vita a mani vuote,
sempre.
quello che è vuoto si può riempire…
quello che è pieno si svuota…
cos’è meglio?
😉
il vuoto che si può riempire
ecco…
i conti non tornano mai…succede spesso!
riempiamo quel vuoto è possibile farlo:)
il vuoto ..quando accarezzi una illusione e ti scivola come sabbia tra le dita
trattieni quella sabbia…
Una bella dedica a una persona che prima era in vita, ora non più.
Garbata, decisa e oncisiva è questa poesia.
Un saluto
Veramente …non è più nella mia vita….
della Genova maledetta che porta vento sulla foce, splendido tracciato, emozionante
Un abbraccio a te e un saluto a Genova
Mistral
e se posso chiedere…perchè non è più nella tua vita?
me ne sono andato ..tanto tempo fa
e a distanza di tempo…ti sei pentito?
no assolutamente …non avrei dovuto neanche iniziare quella storia ma nella vita a volte si sbaglia .
gli sbagli comunque servono per capire…
ma…bisognerebbe farne il meno possibile
ci sono anche errori piacevoli a volte 🙂
allora non sono errori
🙂 esatto
di rara bellezza
Faber ne sarebbe fiero di parole così belle per la sua Zena
Che bel complimento
forse non hai un tantino esagerato??
cmq grazie
il cielo dei perdenti, quante genova ci sono.
una sola con tante facce